Ho parlato nel cuore della notte giuste parole
lame ficcanti dal manico d'ebano nero
Dove il senso della vita si percepisce
nel dolore di un istante
allora mi hai cercato nei suoni di una canzone giapponese
allora mi hai trovato nel suonare in piazza
abbracciato al tenero raggio del sole
parole da un libro che gronda verità
avvicinato e bruciato dalle lettere violente
letteratura da scartare, da violare
allora mi hai trovato tra le righe di una melodia andina
allora mi hai cercato tra le mura di un illusione
smarrito nel cercare giuste sonorità
non smettere di avvertirmi sul dolore
le parole che trascrivo sono aghi che penetrano
il mio sottile pensiero vacuo e vago
sono suoni striscianti... sono oscure parole
che nascondono per ferirmi, stupide lusinghe
e per sempre maledette assurde vanità...