Camminavo a testa bassa in una notte stellata
diretto a ponente prima che fosse l'alba,
evitando spontaneamente qualsiasi cosa
potesse destarmi dal mio buio profondo.
Assaporavo il mio dolore come unica ancora
che mi tenesse fermo nella mia disperazione,
con la paura di perdere di vista quel momento,
dimenticarlo con gioie nuove
che sminuissero quella parte di me logorandola nel tempo.
Così al sorgere del sole la mia meta era l'oriente
per evitare anche il tramonto ed ogni spettacolo che tu,
si tu, mi ponevi davanti.
E guardando i miei passi notai le tue orme
perché anche in quel momento eri riuscito a farmi strada.
Alzai il capo per orgoglio così da non seguirti,
perché non volevo deviare da quel tragitto che il mio tormento imponeva.
In quel momento ti vidi, con un semplice sorriso
che gettò luce nei miei angoli più remoti.
Così mi bastò invertire il percorso e gustarmi le cose
al momento stabilito da qualcuno più grande,
divenendo puntuale con la vita
ed un passo avanti ai ricordi più brutti,
portandoli sempre con me così da non tradirli
ma stabilendo io stesso la direzione.