Quanta attenzione può ricevere un soffitto,
in quelle serate silenziose e buie.
Il silenzio impera ma non dentro la testa
che scorre immagini, suoni e sensazioni.
Lo stomaco patisce, come trafitto
e nella mente ritornano parole tue.
Non tanto per esse ma per quella voce modesta
che calma e pacata sa darmi vibrazioni.
Immagini nella mente di cose mai accadute.
Immagini di un futuro che vorrei così prossimo.
Chiudendo gli occhi ascolto il tuo respirare
e riesco a sentire il tuo calore addosso.
Riaprendoli intuisco di non averle vissute,
quelle figure e quel contatto, come se fossimo
vicini seppur lontani, separati da quel mare.
Mi rendo conto che averti ora non posso,
ma la mia volontà è mossa da me stesso
e se dovrò aspettare incomincerò da adesso.