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In viaggio lontano dalla morte

malinconiche espressioni solitarie,
in sanguinanti ed ebri lamenti,
di verbali e fragorose urla
nella mia testa rimbombano,
come lo sparo che ti tolse il sorriso.
misteri di una mente incompresa attorniata da patetitici
stereotipati soggetti danzanti nella rappresentazione della vita.
Non voler di me la felicità, poichè tu
rendi del paradiso il viso dell'inferno,
i tuoi lamenti insistenti divengon creme di mio dolore
dai più variegati gusti,
immerse in in-strati di superficialità sì spessi
da dimenticare il gusto della vita.
Di quella gioia tu mi hai dissanguato
oramai è solo roba tua, io una stella cadente
esaurita d'ernergia di vita.
Mia vampira aspetto solo l'ultima scossa,
l'ultima dolorosa ed alta violenza,
l'ultimo lascito di dolore per poter
abbandonare questa via, eh già, non più mia.
crogiolarti nel mio dolore così potrai,
e come maratona, correrai per le lande del mondo
a comunicar il tuo più grande e nefasto gesto d'indigesta indecenza.
Lasciami ancora un poco per veder chi merita di esser visto,

... lasciamo che il tempo passi in fretta...


Venti di sospiri oggi mi hanno liberato,
menti cuoriose di grovigli di emozioni
regalonmi crepuscolari e passate visioni, di vita lezioni.
Correrò per le lande del mondo attorniato da sempre nuovi attimi baldanzosi,
sperando di ritrovare gusti più dolci più veri e più gustosi,
la rappresentazione della mia vita: azione o
DRAMMI conturbanti dalle fiate assai grandi.

 

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