Rigiro l'anima tra questi pensieri
li incido su carta, faccio sanguinare
ogni singola lettera, ormai scarlatta
ormai colpevole di un peso lancinante
che solo io le attribuisco
perché come rami invadenti,
le mie parole crescono furtive
per far scoppiare il dolore dei pensieri
che mi distrugge ogni giorno.
Non è terapia, sfogo, rabbia
ma solo la consapevolezza dell'orrore
che si concretizza in continuazione.
Un pugnale rigira le viscere,
un ferro rovente che strazia
infetto di paranoia
tristezza, fallimento, paura
di vivere e di sperare ancora.
Quando raggiungi la cima
puoi solo cadere,
sempre più in basso,
a fondo,
maledicendo il tuo destino,
ogni istante vissuto
ogni istante fallito
rinnegando la tua indole,
sprecando forza e sentimento,
quando l'unica cosa sensata
da fare,
è tirare un grilletto...