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Terrificante agonia

Rigiro l'anima tra questi pensieri
li incido su carta, faccio sanguinare
ogni singola lettera, ormai scarlatta
ormai colpevole di un peso lancinante
che solo io le attribuisco
perché come rami invadenti,
le mie parole crescono furtive
per far scoppiare il dolore dei pensieri
che mi distrugge ogni giorno.
Non è terapia, sfogo, rabbia
ma solo la consapevolezza dell'orrore
che si concretizza in continuazione.
Un pugnale rigira le viscere,
un ferro rovente che strazia
infetto di paranoia
tristezza, fallimento, paura
di vivere e di sperare ancora.
Quando raggiungi la cima
puoi solo cadere,
sempre più in basso,
a fondo,
maledicendo il tuo destino,
ogni istante vissuto
ogni istante fallito
rinnegando la tua indole,
sprecando forza e sentimento,
quando l'unica cosa sensata
da fare,
è tirare un grilletto...

 

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7 commenti:

  • Marco Ambrosini il 05/11/2009 15:10
    terrifficante , ma bellissima nella sua macraba essenza!!!!
  • Silvia Pag il 04/11/2009 12:42
    Non posso dirti che mi piace, perchè sarebbe come un augurio a soffrire di più per scrivere queste magnifiche righe.. ma preferisco dirti che le parole che hai utilizzato per descrivere certe emozioni sono perfettamente in sintonia l'una con l'altra fino a formare una struggente poesia.
  • Anonimo il 03/11/2009 14:31
    Ricca di sensazioni forti con un funale crudo. Bella!
    Un saluto
    Sara
  • Kartika Blue il 02/11/2009 18:23
    stato d'animo terrificante , poesia bellissima da conservare!!
  • Anonimo il 02/11/2009 17:06
    Quando si tocca il fondo non si può far altro che salire su, abbi fiducia in ciò che dico l'ho provato sulla mia pelle. Bella.
  • Anonimo il 02/11/2009 16:27
    P. S. Dimenticavo... usa bene le mani e lascia stare il grilletto...
  • Anonimo il 02/11/2009 16:25
    Io rigiro la frittata della tua vita e ti dico"quando ormai hai toccato il fondo non puoi fare altro che risalire"ed ecco che la speranza in cui devi credere si concretizza... basta cambiare alcuni versi della tua vita... nella poesia hai reso bene l'idea della tua disperazione ma un grido d'aiuto inespresso lascia l'eco che sento... io allungo una mano, tu non devi fare altro che afferrarla...
    Ti abbraccio
    Dani

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