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Nei cantieri navali del Sole le mani lavano l'oro

Il lavoro
non dovrebbe essere
un semplice procura cibo

ma fonte
di piacevole realizzazione esterna

dove
un canto poetico
interno

senza incidenti

canta
trasporta

sublima
il piacere

nelle estasi
scorrenti

di un fiume eterno

 

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6 commenti:

  • giusi boccuni il 03/11/2009 20:40
    mio padre diceva sempre "prima il dovere, poi il piacere" e questa frase, nonostante l'abbia combattuta, mi si è inserita dentro le connessioni neuronali, cosicchè difficilmente abdico al senso di responsabilitò collegato al lavoro... il lavoro, anche se piace ed è fonte di realizzazione ed espressione personale (ed io sono fra i pochi fortunati che ha scelto e si è costruita una professione su misura), è comunque responsabilità, impegno, a volte anche fatica, rigetto, burn out, noia e necessità... a meno che non si appartenga alla categoria delle ricche ereditiere
  • Anna G. Mormina il 03/11/2009 16:23
    ... si bisognerebbe metessimo più cura nel fare i nostri lavori... avremmo certamente più soddisfazione, ma, non sempre è facile!
    ... molto bella!
  • loretta margherita citarei il 03/11/2009 14:29
    faglielo capire ai datori di lavoro!
  • cesare righi il 03/11/2009 14:06
    Nei cantieri navali del sole si costruiscono navi scintillanti luce. Ma che bel titolo da 5 st solo lui
  • Fernando Biondi il 03/11/2009 12:19
    hai perfettamente ragione Vincenzo, ma purtroppo lavoro, troppo spesso, per non dire quasi sempre, è meramente procura cibo, complimentissimi per la tua poesia, ed anche per il tuo lavoro se non è semplicemente procura cibo, un salutone
  • Dolce Sorriso il 03/11/2009 11:53
    il lavoro bel tasto...
    grande sensibile Vince.
    Smack

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