Il cavallo era pronto
il suo ventre
satollo
di silenzi costretti
a trattener respiri
Spade sguainate
senza intercessioni
ma con la forza d'una fatica immane
d'attese e perdite
senza tempo
La maestosa nobiltà
della figura legnosa
sconvolse il re
e la sua stirpe
ma quella voce fioca
non fu ascoltata
e l'entità divina
ospitata
Se fosse stato
satiro
fauno
gorgone
mostro
forse sorpresa
la luna avrebbe illuminato
quell'oscura notte
e quei serpenti non avrebbero rapito
il vegliardo veggente
Se fosse stato evento
grondante fiori o canti
quelle gote avrebbero gioito
senza conoscere
liquido sale
La diffida portò
il regno in rovina
come a volte l'ingenua accoglienza
del lusso
trasforma il sapore
ad uno sguardo semplice
Non era un dono
divino e maestoso
ma un involucro di resina
implodente morte
non era delirio
ma cruda verità inascoltata
e le sue ciglia
videro
il fuoco
mentre abbracciava le corone
... mentre mani la trascinavano via
dopo averle tolto
purezza e onore...