Un momento prima del risveglio
sento qualcosa nuocere
attaccare, colpire
la parte più stupida di me
Risalgo l'incubo
incastonato tra i piani
della spirale che ingloba
la speranza perduta
I vetri della mia prigione
mostrano l'oscuro destino
la voglia ormai persa
di credere nella sua ombra
Scivola bagnato, il suo ricordo
il pensiero dell'emozione vissuta
il torpore della complicità
e il dolore della perdita
La mia anima piange lacrime di sangue
lacrime perse, senza senso
che bruciano l'intero cosmo
che non lasciano, e non ti lasciano
Pioggia, sorella della mia sventura
cancella i peccati e i ricordi malvagi
consuma il dolore
nel braciere dell'innocenza
Sono sveglio, anche se non è vero
e i miei occhi si muovono per abitudine
Sono sveglio, e speravo di non esserlo
perché sprofondo in ogni figura
e il ricordo, la memoria
non cessa di pulsare
come purulento liquido
che cerca l'uscita
Vomito l'esistenza ogni volta
che la testa mi porta indietro
e la voglia di fermarla
è il mio unico scopo
il mio unico dio...
per me, soltanto.