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Festa degli alberi 2009

È primavera dell'anno 2009, ed una ex pianticella in vaso,
chiede alla vicina se tutto si è scordato.

Lei risponde che qualche cosa resta
e si ricorda dunque quel bel giorno di festa.

Rammenta che uno scolaro, accarezzandole una foglia,
le ha interrato le radici, col sorriso e tanta voglia.

Quindi lei resistendo alla fame ed alla sete
non è come tante morta, e dunque la vedete.

Lei spera di crescere e di non essere brucata,
bruciata oppur tagliata e tra un po' di anni dunque,
cresciuta tutta tonda sarà certo felice di ospitarvi alla sua ombra.

Spera anche che questo non sia tutto
e di potervi pure offrire, un maturo dolce frutto.

Lei è contenta di veder tanti scolari, accompagnati dai loro
insegnanti e da altre persone,
che guardano il terreno e sembrano interessate ad ogni tipo
di vegetazione.

Molti alunni ricordano la festa degli anni passati,
e vanno pieni di orgoglio a visitare gli alberelli da loro
con tanto amor piantati.

Ogni pianta sa di essere immobile ed impotente ed affidata
solo alla fortuna ed al buon garbo della brava gente.

Quindi è con spirito di fare,
che noi ragazzi oggi vogliam piantare gli alberi, perchè essi
nulla tolgono, ma posson solo dare.

Le piante, sanno pure che l'uomo, sulla terra, ha preso il bastone
in mano, l'ha usato come attrezzo, ma anche a fare la guerra.

Poichè la guerra all'uomo fa perdere la testa
e quando ciò accade, vada a pensar le conseguenze,
seduto all'ombra di una chioma,
che un albero qualsiasi, senza compenso dona.

Ebbene lì, ossigenato mediti che non è il padron del tutto, e quel
che coglie oggi, col suo legger pensiero e laboriose mani,
sarà richiesto il reso, col suo sudor domani.

Noi ormai sappiamo che dalla pagliuzza d'erba al grande alberone, pur essendo misteriosa ancor la nostra meta,
abbiamo gratis l'humus, i frutti l'acqua, l'aria pulita e quanto altroserve, al nostro viver sano, su questo bel pianeta.

Dunque se è vero che abbiamo capito, che dai boschi, dai campi,
dall'acqua e dall'aria, ci giunge tutto, quel che non possiam
farne senza,
rispettiamo dunque questa miracolosa creazione,
perché di lei siam figli e le dobbiamo,
riconoscenza affetto ed obbedienza

 

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1 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 08/11/2009 08:23
    ma posson solo dare... Sono la fonte della nostra Vita... magnifiche alchimiste... in foto-sintesi di luce... creano dall'inorganico l'organico... le uniche capace a farlo... le piante... ci danno ossigeno.. cibo... la materia del loro corpo... la Vita... non le ringrazieremo mai abbastanza... e la bellezza dei loro fiori...

    Bravissimo Oreste... senza compenso dona...

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