ho tracciato linee moribide e curve
nel tocco inebriante d'uno spicchio di luna
ho assaporato la dolcezza solare
ho stemperato suoni in scala diatonica
ammetto un segno ricurvo, irreale
in questa storta, smorta vita
nell'incanto di un sacrilegio profano
cani rabbiosi ululano quarti di dolore
che vuoi che sia, sono allusioni serali
sono monete che girano tra le dita
vedi lo scintillio, lo osservi?
che vuoi che sia, allusioni serali sono
disegno a caso nel cielo stelle
indico con false frecce mesi ideali
son mosso da scarso furore
ed accendo fuochi che risultan fatui
ma lo sguardo tradisce gli occhi
le braccia confuse, attese in difesa
si aprono al cospetto di un abbraccio
rubato, malcelato e voluto
che vuoi che sia, sono oblique idee
sono monete che girano tra le dita
mentre e per sempre offuscato
rimango lontano a cercar l'obliqua idea di te!