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Dell'infanzia che a volte torna e può sembrar pazzia

Dicono che sei svanita,
risucchiata
da vortici di vita,
dissolta
in mille giornate uguali.

Sorridevi,
con occhi stanchi di guardare,
opachi dal veder
sempre
lo stesso sole.

Cantavi pian piano,
una nenia senza senso,
senza parole,
senza slancio.

Ed infine
dicono di averti vista,
cavalcar comete
in altri mondi,
in tempi futuri o passati.

Dipingere cavalli viola,
su prati lilla,
cieli verdi, gatti blu,
con l'abito sgualcito,
inzuppato di arcobaleno.

Come bimba sorridere,
donando fuochi d'artificio,
e d'acqua spruzzar
i loro visi scioccati
ridendo felice...

 

l'autore Minalouche TS Elliot ha riportato queste note sull'opera

Questo mio "pensiero" è nato guardando una serie di foto dei miei nipotini, è un tuffo rigenerante nell'infanzia, un momento di vacanza dell'essere adulto... riuscir a ridere come bimbi.


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0 recensioni:

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27 commenti:

  • laura marchetti il 03/06/2010 09:34
    MERAVIGLIOSA... un tuffo dentro ad un ricordo... che non è solo fuggire la realtà... e a chi mi accusa di non vivere il presente io dico, che il presente ha bisogno dei ricordi... grazie per questa bellissima poesia che... faccio mia... un bacio
  • Cesira Sinibaldi il 09/01/2010 19:26
    Ti dico che questo testo mi piace moltissimo per le immagini che evoca, oltre che per i contenuti... ti dico però anche, perchè così tu vuoi che si faccia, che proverei a "giocare" meglio sulla forma...
  • Minalouche TS Elliot il 08/01/2010 20:44
    Simone, Fabio e Donata vi ringrazio di cuore.
  • Donato Delfin8 il 10/12/2009 12:47
    Piaciuta
  • fabio amato il 01/12/2009 16:17
    Emozione allo stato puro. Splendida
  • Simone Suzzi il 30/11/2009 16:09
    bello!
  • Minalouche TS Elliot il 27/11/2009 09:26
    Anais grazie di cuore.
    Ugo ti ringrazio per l'analisi attenta e precisa, è sempre un piacere trovarti tra i commenti
    Edward gentilissimo... son semplici pensieri
    Adamo grazie di cuore
  • Minalouche TS Elliot il 27/11/2009 09:24
    Non ho potuto continuare nei ringraziamenti a causa di problemi con l'invio dei commenti, lo faccio ora
    Matilda, Vincenzo, Samuele, Massimo grazie di cuore, L'infanzia, il riuscire a trovare il bimbo che c'è in noi, è in effetti la condizione migliore per vivere, non negare la sua esistenza, ma trarne spunto per mantenere la fantasia... non "ucciderla" con la ragione, le responsabilità che la vita quotidiana richiede, ma coltivarla perché è un modo per sentirsi vivi, vitali.
  • Minalouche TS Elliot il 23/11/2009 08:42
    Fabrizio (troppo buono!), Daniela (un abbraccio), Ivan (un vero piacere saperti qui), Vincenzo Corbo (sempre gentilissimo), Samuele (è stata dura ma alla fine eccola qui, grazie), Massimo (ti confesso che anche io la penso così
    Anais (davvero troppo buona)
  • Minalouche TS Elliot il 23/11/2009 08:27
    Fabrizio troppo troppo gentile, davvero. Grazie di cuore.
    Daniela.. beh ammetto che quando capitano questi momenti di "pazzia" non fuggo... anzi, è uno dei più bei segnali di esser vivi, riuscire a ridere di sciocchezze, come si faceva da bimbi, lasciandosi completamente andare. Grazie di cuore.
    Ivan ti ringrazio della visita, della lettura e del commento, una piacevole sorpresa, grazie, davvero mi fa piacere ti sia piaciuta.
  • Minalouche TS Elliot il 23/11/2009 08:23
    Mi scuso per l'imperdonabile ritardo, ho provato a rispondere ai commenti questi giorni, ma c'erano dei problemi tecnici e non si salvavano.
    Giuseppe e Loretta vi ringrazio.
    Maurizio si, è così, grazie per l'attenta lettura e il commento.
    Angelica, le parole son fatte per le analisi, anche personali, a me fa piacere se con ciò che scrivo stimolo il pensiero, però ti confido che non mi spaventa tornar bimba, almeno qualche volta, e non varei mai tacere questa voce, credo aiuti a vivere, a ridere... cosa che da adulti non sempre si riesce a fare. Ti ringrazio.
  • Adamo Musella il 22/11/2009 00:39
    Piacevolmente perso per prati della fantasia, dove tutto richiama i volti cari. Ancora una bella poesia, brava Minalouche.
  • Anonimo il 21/11/2009 00:19
    molto ispirata.. regala un bel sorriso, leggermente maliconico, ma limpido.. come quello dei bambini
  • Edward Le Fou il 18/11/2009 21:15
    hai detto niente lodi sperticate.. ma il primo pensiero dopo aver letto questi versi è stato che "hai dato vita all'immagine dell'infanzia" ! bella veramente ^^
  • Ugo Mastrogiovanni il 13/11/2009 11:31
    "Dell'infanzia che a volte torna e può sembrar pazzia" rappresenta il riscontro che Minalouche TS Elliot ha della bambina che è rimasta in lei. Forte è l'indomabile ancestrale nostalgia di eterna adolescenza, di chi vorrebbe fermare il tempo con la volontà. La lirica di Minalouche è fatta di un ricorrente sogno, semplice ed emotivo, di angosciosa debolezza dell'essere, ma di quella autenticità che condivide con se stessa.
  • Anonimo il 12/11/2009 17:36
    stupenda coomplimenti
  • Massimo Tusa il 12/11/2009 12:34
    È la condizione che adoro di più, l'essere bambimo, che stridente in un corpo da adulto viene scambiato per fillia. In fondo lo ritengo il punto di vista migliore per un poeta.
    Bellissima
    Ciao
    Max
  • Samuele Scagliarini il 12/11/2009 11:35
    Si, così va davvero bene.
    L'immagine di quest'infanzia personificata che schizza acqua e ride in faccia a chi l'ha abbandonata, o non ha saputo conservarla, mi stampa proprio il sorriso!
  • vincent corbo il 12/11/2009 07:46
    è stato bello dedicare una poesia alla nostra amata infanzia. Splendidi versi.
  • Jurjevic Marina il 11/11/2009 23:49
    Davvero bellissima. 5 stelline meritate assolutamente
  • Ivan il 11/11/2009 21:33
    .. davvero bella, forte ed elegante, versi che ti restano. Brava.
  • Anonimo il 11/11/2009 20:40
    Sei maestra nel comporre versi... descrivendo un passato e la voglia, con mille peripezie, di sfuggirlo!!!
    Bellissima...
  • Anonimo il 11/11/2009 19:40
    Istanti di deja vu trasmessi dalle tue parole. Inebriato dalla tua Arte ammutolisco, sempre stupito dalla tua grazia
  • Anonimo il 11/11/2009 18:15
    Mi ha molto colpito il titolo
    quest'infanzia che ritona ogni tanto e ti porta dentro una pseudo pazzia che fa sanguinare.
    Bellissima anche la seconda parte dove invece si vede quella bimba cavalcare sogni, capace di inventare chimere o storie solo per non entrare in quel vortice, che comunque è sempre li pronto a trascinarti dentro...
    Scusa, ma mi sono lasciata andare ad un'analisi personale, mi sono sentita attratta da tutto ciò che hai scritto.
    Mi è piaciuta tanto
    Ciao
    Angelica
  • Maurizio Cortese il 11/11/2009 18:15
    Sei riuscito a dare l'idea di qualcosa che, se ritorna, va assaporata.
  • loretta margherita citarei il 11/11/2009 17:05
    fantastica
  • Giuseppe Bellanca il 11/11/2009 15:05
    Simpatica, ricca di fantasia... bella.

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