Tremava la terra ed io nascevo.
Di carni impastate col desiderio
mi hai fatto
con carezze sincere
nutrito,
dei tuoi passi incerti conosco il suono.
Ora mi chiedi ogni sera al telefono
se il mio ventre è pronto ad accogliere il seme.
Ed io piango muta,
a mille anni da te distante ora
del dolore che il tuo cuore solo sente.