Sulla cresta dell'onda
o nel baratro dell'abisso
inseguo i canti marini
di squame e di scaglie luccicanti
nel mondo sommerso.
Con i timpani ovattati
con gli occhi socchiusi
mi dimeno tra spugne e alghe
tra polpi e meduse.
So che è ancora nei paraggi
a volte è assente
qui non c'è niente...
ma il niente c'è.