Certe volte ho come la sensazione che il
Mio istinto alla sopravvivenza
Sia difettoso, e tutto ciò che
Mi lascia ancorato, avvinghiato alla
Realtà sia una cosa incomprensibilmente
Lontana da me, anche se vive al
Mio interno.
È come se la vita colasse attorno
Al mio corpo definendo i confini
Dell'anima sgraziata e amorfa
Che avvolgono sottilmente la mia
Essenza.
In cerca di entrare sotto la
Pelle, senza oltrepassare i limiti
Della buoncostume,
in cerca di passare la voragine
creata dall'ammanco di verità
sprofondate.
Ghiaccio sciolto nel metallo del
Corpo, insieme discorde di pensieri
Dissonanti e monocordi.
Trambusti che piegano i silenzi
Al loro volere ed esplodono collassando
Come stelle mentre il mondo
Non le nota.
Ruvidi pensieri sferzano come
Carta vetrata le
Meningi soffici e inermi
Bestemmiando impuniti
Vomitando la realtà.
Corrono impazziti
Ricercando la verità.