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La nostra essenza

Noi che camminiamo lenti sull'asfalto grigio,
noi che osserviamo la nostra vita andare avanti velocemente
e intanto ci poniamo domande,
che non troveranno mai risposta.

Chi seguirà le nostre orme,
ripercorrendo i nostri stessi passi?
Noi siamo come le foglie autunnali,
che si dileguano con il vento.

Chissà quando mai la nostra essenza nascosta
scapperà dagli angoli remoti della nostra mente?
Quando potremmo esprimere la nostra natura,
che ci ruggisce nel cuore?

Noi che della paura siamo schiavi,
noi che scappiamo dalle losche occhiate,
di gente sconosciuta,
noi che fuggiamo per cercare sollievo.

Cosa vogliamo noi dal mondo?
Perché invece di pretendere l'universo,
che è in verità astratto ai nostri occhi,
non ricerchiamo soluzioni efficaci nel cuore?

Questa società opprimente e tiranna,
ci cancella la voglia di originalità,
ci sopprime diritti e piaceri
e la libera scelta è ormai solo una chimera.

Perché noi viviamo di illusioni,
che non del mitico animale hanno fattezze,
ma di sogni vuoti, di un ideale irreale,
che vogliamo esprimere ma che non possiamo.
Gridiamo contro la superficialità,
reclamando il nostro modello,
che non è di misure studiate,
ma di inusuale voglia di essere come si è.

Noi, figli di una generazione incompleta,
crediamo di essere ciò che non siamo,
ma di vita gioiosa vogliamo vivere,
affinché la morte sia men dolorosa.

Ma nel mezzo di questo percorso accidentato,
la noia padroneggia il quotidiano,
ma come può essere così?
Se in questi anni ormai vi è di ogni?

Come si possono ammazzare le consuete abitudini,

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2 commenti:

  • Anonimo il 02/11/2011 20:29
    Molto apprezzata complimenti ciao
  • Anonimo il 25/11/2009 21:09
    Piaciuta.