Fisso il tuo volto,
leggo chiara la vera passione d'un Cristo uomo;
in me solo lacrime dolcemente monotone
vorrebbero esplodere, uscire.
Fisso la tua passione,
quell'immane dolore
e che vedo?
L'uomo come sempre tranquillo,
con quel bel sorriso sincero.
Di tristezza e lacrime
si riempie ora il mio cuore
consapevole che sarà presto offuscato dalla morte.
Sei come una candela,
vacilli nei chiarori
e con le parole continui ad incoraggiare
e come ti inclini sul tuo piatto,
non per calore,
ma per quell'orrendo male ti sta dilaniando.
Tu lo chiami cancro
io bestia che divora.
L'hai accettato,
lo chiami per nome
ed imperterrito
continui a sorridere sprigionando AMORE.