La settimana è stata un acquario
In cui tirare i remi in barca,
Il legno a cui aggrapparsi;
E poi ingorghi, carezze, insulti e poco altro,
Le attenuanti generiche
Che non si danno solo a chi è un mostro,
E i punti e a capo arenati sul foglio.
Ora come ora valgono più
Le promesse che hanno insabbiato la coscienza
Che non quelle mantenute:
Non c’è niente da mantenere.
Cielo che d’infilata sbircio
Tra un legno e l’altro dell’imposta;
È tutto un equivoco che, mentendo,
Ho detto risolverò al più presto.