La cosiddetta Realtà
è multisfaccettata come un diamante
mille oasi e mille stanze di tortura
ti bacia e fa paura
ci guardo attraverso per cogliervi il riflesso luccicante
nessuno m'aiuta a chiamarmi Uomo
(solo qualche donna)
molti ci sguazzano, a proprio agio in questo letamaio
io stringo i lacci emostatici al Demonio
e gli inietto grammi di metilenediossimetamfetamina
per convincerlo ad amarmi
rischio tutto faccio brutto
faccio l'artista se non va questa intervista
tanto so aprire le scatole di fagioli
sugli angoli appuntiti dei cartelli stradali;
so scrivere; so dove buttano il cibo scaduto i supermercati.
Invento la pista e la trovo tastando
annusando e leccando nel buio le tracce lasciate sui muri
dai poeti gioiosi e dai loschi figuri
è un cane che si morde la coda o è un Serpente Sacro?
Sarà un battito d'ali di farfalla a salvarci?
Morire per abitudine sarebbe disdicevole
mi disseto con calici di sguardi lunghi
proclamiamo la vittoria della frutta su ogni dolcificante
l'orario lavorativo di quattro ore
con pausa caffè e limoncello quello buono
e l'Ultima Cena stasera.