Per la ferita che
Il mio petto lacera,
Di trovar pace ormai
Più non spero;
Nel fiume di tristezza
Che attraversa il mio Stige
Gelide acque deliranti di dolori
Che feriscono: pia illusione è Amore
E simil sentimenti che m'affligono...
Eppur le mie colpe
Sempre son evidenti,
E Lei non biasimo.
Amore è quel fiume che sfocia
Nel mar delle afflizioni,
Amore è la Dea
Che inganna e ferisce,
Amore è madre di dolore
E strazio del cuore.
I bei momenti che ho passato,
Non erano che visioni
Inganni e tradimenti
Dei miei sentimenti;
Amor l'opera sua non termina mai,
Amor è abisso senza luce, ormai.
l'autore Andrea Contenti ha riportato queste note sull'opera
Fano, 25 settembre 2002
Questo componimento fu scritto poco dopo lo sbocciare del mio primo amore; per lei, Rachele, un ordigno nucleare che esplose in un mondo fino ad allora innocente.