Schiamazzi e rettilinei nella scatola dei giochi
sommosse ed oppressioni sui binari in testa.
È da tempo che volano farfalle senza più le ali
e le campane a mezzodì suonano appassite
già da qualche anno.
Tremendo il suo sgorgare nel mezzo di dicembre
la presero di sera con un sorriso doppio
amore a prima vista le rimbombava dentro
ad ingannarla, forse, una probabile svista.
Apprese a diffidare precocemente
restando imprigionata a destra e a manca
da spettri sempre verdi e gelidi ingranaggi.
Visse la libertà come un aborto eterno
un feto sgombro d'acqua che spinge invaghito
in cerca di un sogno ingiallito.
Prima di morire fece un riassunto veloce
di tutti i suoi respiri andati al macero
poi smise all'improvviso di soffrire
mentre un sole pervicace risplendeva radioso.