Le nebbie di Avalon
nascondono l'anima,
il germoglio del tuo grembo
che non riconosci,
tra ineluttabilità e fluire
dove cancelli le mie radici di sangue.
Come sarai domani?
Non riconoscerò i tuoi occhi?
Fermo per un attimo le misure
che la nostalgia mi rimanda,
nel tuo corpo proteso alla morte,
o forse all'amplesso di vita.
Il divenire si dissolve ora
oltre le barriere confuse
di un nulla artefatto
dove come Dea atavica
abbandoni l'ultima spiaggia!