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Un vestito in tinta scura

monologante sulla strada
da sempre quando ti ho conosciuto
senza fastidio alcuno per noi
istituzione del paese
come lo era il prete il sindaco
semplice e ironico
capace con un panchetto
di dar prova della tua arte di ciabattino
zittito sempre dalla moglie
dalla finestra per i paesani
da tempo non ti si vedeva più
stavi in cantina mi si diceva
dove volevi anche dormire

molto su con gli anni
anche malato
mangiando quasi nulla
ti sei spento poco a poco
nei giorni di un mio turno di ferie
ti ho visto allora
riposto sul letto della tua camera
con un vestito in tinta scura
buono per le cerimonie
la figura rinsecchita e dimessa
l'aria quasi infantile
buona come lo sei sempre stato

un vestito in tinta scura
buono per le cerimonie
io che ti avevo sempre visto
alla contadina
vestito di stracci

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 15/12/2009 17:56
    l'abito a volte confonde... ma innanzi alla morte si è tutti uguali, fa la differenza nel cuore delle persone che ti hanno conosciuto per come ti sei dato... se col cuore o con l'inganno... ma questa poesia... parla d'amore.
    molto, molto bella.
  • loretta margherita citarei il 15/12/2009 15:17
    melanconica piaciuta

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