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Le spose erano belle al mio paese

Festa di tutti
amore cuori innamorati
poveri ricchi proiettati al futuro.
Sempre bianco era l'abito sognato
maggio e il suo sole non tradivano promessa
veletta trasparente si arrendeva alla gioia.
Campane allegre sembravano violini
volavano in cielo confetti riso e monetine
viatico di un proficuo Amore.
Adulti e bambini Voce dello stesso carillon
auguri applausi... ironici sottintesi
di possibili lenzuola in fiamme
pudico rossore a tinger gote, entrambe.
Tra selciato ostile e qualche inciampo
s'avvicinava portico di Chiesa
in paramenti sacri d'occasione
curioso sacrestano e serio prete.
Nel posto giusto or stava l'emozione
nel cuore, nella gola... a fior di pelle
un bel tappeto rosso arabescato
fiori, ammirazione... e un po d'invidia.
E mai mancava, mai... non si poteva
la grande dea musica divina
l'Ave Maria si Schubert cantata
da un musico speciale, nel suo buio.
La prima meta li... davanti a Dio
con rispetto e un'incoscienza buona
sbrigati prete, facci la domanda
Io voglio dire si... e il Suo si sentire.

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 23/12/2009 14:22
    Bella poesia... sembra un quadro d'autore. Un abbraccio
  • Antonietta Mennitti il 20/12/2009 12:07
    Bella
  • Anonimo il 19/12/2009 22:09
    Bella
  • Anonimo il 19/12/2009 21:19
    bellissima descrizione... cosi lo ricordo anchio qua da noi.. stesse emozioni
    incantevole questa tua..
    bravissimo
  • loretta margherita citarei il 19/12/2009 21:09
    ottima descrizione come sempre incanti
  • Cinzia&Donato A4Mani il 19/12/2009 20:55
    Una bella descrizione dei matrimoni di paese, sembra di essere tra gli invitati...
    Bravissimo orso Marcello!
    Baci...

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