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Sbriciolando monumenti da tempo

Quel suo vestito rosa, nascondeva
un corpo da favola, amico mio, sapessi
(sorrido quand'oggi ci penso, così smaliziato)
che corpo che aveva...

Si era ragazzi allora,
il terreno sotto ai piedi filava come la luce,
il suo muoversi di ragazza dai capelli biondi
(sempre a passarci in mezzo le dita)
e rideva e ridevano i suoi occhi verdi.
(I suoi occhi verdi la nostra passione)
che a raccontarlo si parlava per ore
(e ne parlavamo, eccome, se ne parlavamo)
ed io, che avevo strapazzato quel cuore,
io, lo posso dire. Io, che avevo guardato
nel fondo del fondo del verde,
del fondo, del furbo, dell'iride che aveva
e si scherzava.

Si ma poi?
Poi sai come vanno le cose,
aveva scelto un altro
(sorrido adesso, ma come rimasi...)
mi aveva salutato con un sorriso d'estate.
La ricordo come adesso quell'estate.
Forse l'ultima estate del sole che si nascondeva
tra i grigi mischiati dalla scogliera di Nervi,
dove la sera scolpisce i ricordi,
tra un rosso-viola di un sole al tramonto
che i pittori siedono e lo fermano lenti,
sulla loro tela.

Si ma lei?
Adesso ti racconto.
Ricordo si perdeva nella folla disordinata,
e si voltava dalla passeggiata, salutandomi,
cercandomi tra gli amici e sorrideva.
Io di rimando facevo arrivederci
chissà se mai l'avrei rivista più.
Ma il destino a volte perdona e condona tutto,
a volte scolpisce monumenti di ricordi
e si perde nel tempo.

Cosa vuoi dirmi?
Volevo dirti che li vedi spesso camminare
mentre giri per negozi o aspetti il verde
di una strada principale.
Li vedi trascinarsi pesantemente dondolarsi
nei vortici di un'onda che li strattona
un po' a destra e un po' a sinistra.

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5 commenti:

  • Piero Simoni il 29/12/2009 22:39
    La vita sentimentale, la vita quotidiana rappresentata; la poesia può dire molto, può coinvolgere, legare, ma molti non lo sanno, molti credono che la poesia sia quella scolastica, indifferente, scostante, inutile... La poesia è la vita e questo tuo componimento ne è una prova.
  • Anonimo il 27/12/2009 20:10
    Bravo Fabio... hai proprio scritto una poesia in prosa come fosse un breve racconto da bersi d'un fiato. Pregevole la descrizione di un attimo che resta... sto scrivendo una poesia dal titolo "attimi" nella quale dico sostanzialmente che nella vita si dimenticano giorni mesi anni ma restano gli attimi. A volte anche dopo la morte. Ciao.
  • Anonimo il 27/12/2009 19:09
    Commentare questa opera non è per niente facile e del resto non mi va di scrivere solo bella, piaciuta ecc. che con tutto rispetto per chi lo fa, sa di poco forse di niente. (confesso a volte anche io lo faccio)
    Siamo coetanei io e Fabio almeno nell'età, ma il nostro scrivere è diverso, così come le nostre vite e tutto il resto.
    Ma molti punti da lui descritti sono comuni, anche da me vissuti in modo più o meno intenso di certo non uguale.
    Quello che Fabio scrive è la sua realtà di allora, oggi un puzzle di ricordi, ma a guardare bene anche oggi poco è cambiato. Ricordi che tornano vivi come un tempo che sanno far male come allora, altri sbiaditi nella mente.
    Un plauso anche per l'originale modo in cui si interroga e si risponde, dando il massimo della sua gran bella dote.
    Un affettuoso saluto Alfonso.
  • Fernando Biondi il 22/12/2009 19:36
    piaciuta veramente, tanti auguri
  • loretta margherita citarei il 20/12/2009 16:12
    molto bella

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