sornione a me stesso
fingendo di non conoscere
quello che invece mi è fastidiosamente ben noto
giocare un po'
per stemperare il carico
che appesantisce il sempre in attesa,
come albatros che annusa il cielo.
L'albatros è un uccello particolare
costretto a terra dall'improvvisa mancanza di vento,
incapace di librarsi in volo
se non quando si scatena il divino soffio,
ma nelle sere di tempesta
il suo sguardo si riempie
il cuore vibra
la sua esistenza si fa sontuosa
capace di mantenersi sorretto dalle bufere
per migliaia di chilometri
parla la stessa lingua
dei venti più terribili
solitario giocatore
su tavoli disertati
unico spettatore complice
di magie feroci e allo stesso tempo gestibili
da chi per quelle occasioni
è stato concepito,
anch'io aspetto di essere rapito dalla burrasca
per potermi liberare del magico piumaggio
e vestirmi da uragano urlatore
ahh vita fantastica e folle esistenza
come sai catturare il cuore di tutti.