username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Albatros

sornione a me stesso
fingendo di non conoscere
quello che invece mi è fastidiosamente ben noto
giocare un po'
per stemperare il carico
che appesantisce il sempre in attesa,
come albatros che annusa il cielo.
L'albatros è un uccello particolare
costretto a terra dall'improvvisa mancanza di vento,
incapace di librarsi in volo
se non quando si scatena il divino soffio,
ma nelle sere di tempesta
il suo sguardo si riempie
il cuore vibra
la sua esistenza si fa sontuosa
capace di mantenersi sorretto dalle bufere
per migliaia di chilometri
parla la stessa lingua
dei venti più terribili
solitario giocatore
su tavoli disertati
unico spettatore complice
di magie feroci e allo stesso tempo gestibili
da chi per quelle occasioni
è stato concepito,
anch'io aspetto di essere rapito dalla burrasca
per potermi liberare del magico piumaggio
e vestirmi da uragano urlatore
ahh vita fantastica e folle esistenza
come sai catturare il cuore di tutti.

 

1
3 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

3 commenti:

  • bruna lanza il 03/08/2014 11:46
    aspettare l'uragano e di esso essere l'occhio indiscusso, la calma nella bufera, bravo, piaciuta
  • Vincenzo Capitanucci il 28/12/2009 10:09
    Bellissima Giuliano... siamo stati catturati da una tormenta... e l'Abatros è un vecchio marpione... sa volare per migliaia di chilometri... verso l'Alba...

    Gioia... nella follia di esiste re..
  • loretta margherita citarei il 27/12/2009 21:31
    piaciuta

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0