Quando il plurale si fa singolare
e non c'è più distinzione
tra lo zero e l'infinito,
tra il maschile e il femminile,
l'unione di due corpi si fa perfezione
riuscendo in un moto perpetuo
a cancellare gli attriti della solitudine
logorata da parole che sfibravano un discorso
che già si stava scrivendo
su un libro intitolato Amore.