Se cambio totalmente nel mio essere interno
mi riconosci sempre
al limite mi dirai sei un po' follemente diverso
Se cambio invece il color della mia pelle
diciamo se verso del nero sul mio bianco
ormai non siamo più capaci di vedere le "nuance"
al massimo le nubi su gradazioni di guance sporche di rossetto
non mi riconosci più
se non mi dici "sporco fottuto negro"
sono già più che fortunato
eppur nella mia purezza sono sempre io
Se mi trapianto un viso da famigerato terrorista
mi va bene se non mi spari a vista
senza ascoltare le cause delle mie ragioni
eppur nella mia purezza son sempre io
Il regno di un poeta sono le sue mutazioni interne
la poesia è la sua zappa e con i suoi piedi poetici
lascia a volte orme sul terreno lavorato dei solchi d'oro
Grazie Grandi Luminosi Poeti del passato di aver lasciato cenere calda per i nostri umili fagioli in umido d'oggi
eppur nella mia purezza sono e non sono sempre io