Non puoi sederti alla mia tavola
mi disse
se prima non ti lavi le mani
d'acqua
c'e n'era poca
sol tanto
un po' di azzurra rugiada
dalla mattina
depilata
dalla morte
lapidata
incisi
profondamente
pilotato
il mio corpo
lavandomi
nel Suo sangue
color lavanda
inebriandoci
insieme
in un'estasi di beatitudine
dai primaverili profumi nell'aria volteggianti