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Anonimo il 08/05/2012 13:21
La palude è la parte di noi stessi che non conosciamo, che fa parte dell'inconscio. A volte ricordi ancestrali rimbalzano nella mente e scatenano conflitti esistenziali, ma non siamo certo noi a volerli; in sostanza un dito del nostro piede è per natura già immerso nella palude, in quell'ansia quotidiana o paura di vivere; l'importante è cercare l'antidoto quotidiano mentale che ci consente di non sprofondare completamente nell'abisso. Ciao Vincenzo bell'analisi poetica.