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Capodanno

Eccola, tra i Pini danzanti
ubriaca rivolta la folla.
Le foglie sui rami,
Le casse sui muri, la mente.
Voci. Sono il suono di questa sporca natura urlante
e piacente al momento stesso
che induce il corpo mio sfinito al muro,
che tregua al giorno non da
e notte miope si fa.

 

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5 commenti:

  • SIMONA EROS il 23/06/2010 12:22
    ma il senso della poesia non è la rima ma il contenuto.
  • Luigi Locatelli il 23/06/2010 09:02
    molto bella. però non mi piace la rima finale che fai con da_fa secondo me stona...
  • Aedo il 06/01/2010 23:58
    Poesia veramente incisiva e ricca sul piano introspettivo.
    Ciao
    Ignazio
  • Anonimo il 06/01/2010 22:24
    Introspezione molto significativa. Molto apprezzata.
  • loretta margherita citarei il 06/01/2010 21:35
    scritta molto bene brava