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Vane realtà

Nello scorcio della sera,
un attimo prima della notte,
il sole, regala, la sua fragranza eterea.
La regala solo per poco tempo,
con scrupolo
quasi fosse l'ultimo gemito,
di una notte cosparsa di stelle brillanti.
In quei momenti,
ovunquei sia il tuo pensiero
tutto si ferma, tutto riflette.
Splendente,
ma non con audacia,
le nuvole morbide
si dissolvono in colori copiosi e tenui
tutto insieme,
tutto allo stesso tempo.
La contraddizione è ancora,
con tutto il resto,
una sembianza meravigliosa.
Anche la pelle si bagna
dell'emozione sprigionata
dall'esistente, dalla natura,
che per pochi secondi sembra
esser ancora madre,
e non laida matrigna.
Gli stessi sentimenti
corrodono il firmamento,
lentamente,
con efficacia, pero'
e tutto si tramuta in una possibilità
in una cieca speranza, in un tentativo.
La scaltra e fugace bellezza
si dissolve con il buio,
tremendo torturatore d'anime,
padre degli sconfitti, dei rinchiusi
e dei fuggiaschi.
Mentre la tragedia inizia,
il pensiero vola folle,
verso quel poco che rimane,
verso quello che la memoria
permette di ricordare,
e spera, vano, ancora...

 

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3 commenti:

  • laura cuppone il 12/01/2010 14:09
    grande aleks!
    come una sonata al pianoforte
    movimento
    audacissimo
    di pennello...

    piaciutissima!

    Laura
  • Anonimo il 08/01/2010 08:10
    Emozionante. Ho vissuto il momento.

    Monica
  • Anonimo il 08/01/2010 00:16
    Profonda introspezione, letta con piacere e molto apprezzata.

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