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Il paese dell'odio

Isolate imbarcazioni per mortuari profumi
marini, tonnellate di uomini avvinghiati
l'uno sull'altro, straripa l'acqua
dal velenoso bicchiere, fradicio!
Pali d'ossa appoggiano, futuramente pentiti,
gli agili piedi sul molo, scuri in volto
prescia non ne hanno, in attesa degli imbianchini.

Fra nuvole di sbucciato cocco, "potenti" leoni
inseguono "povere" zebre che corrono verso liberi
lidi. In atto un'animalesca rivolta, avori
d'illusione inneggiano vittoria,
senza volere creperanno e "noi" inaspettatamente
aspetteremo... nell'odioso paese dell'odio.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 16/01/2010 11:47
    Ben scritta... con l'evocazione di figure molto suggestive... complimenti... davvero bella
  • Jurjevic Marina il 15/01/2010 00:04
    Dura.. struggente anche, ma scritta molto ma molto bene
  • Anonimo il 14/01/2010 17:10
    Bellissima poesia. D'altronde "chi ama brucia"... specie di questi tempi. Bravo
  • loretta margherita citarei il 08/01/2010 17:54
    molto piaciuta

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