Paghero' questo mio folle amore
incosciente di come esprimersi
si riversa su sè stesso in questo mondo freddo
come l'odio.
Paghero' per questo amore folle
per te e per i tuoi occhi e il tuo respiro quando
da tenue arrotolandosi su sè stesso
diventa piano pi? forte e deciso e mellifluo mi invischia
mi attanaglia al tuo scheletro
potessi non amare i sorrisi delle ragazze
gli occhi colmi di incosciente gioia dei poppanti
l'odore dell'erba e dei fiori che cresce nell'aria a primavera
il rosso dei papaveri come il sangue sulla camicia del partigiano
la fragranza morbida croccante e complessa di una mela
le strade non asfaltate
su cui ogni passo è diverso dal precedente
il vento che spira fra gli alberi
e l'attimo che si fa eterno nel perdere ogni conteggio.
Potessi custodirlo dentro al cuore
in un armatura porosa che non lo asciughi
e congelandolo mi dia la freddezza necessaria
a non spargere il mio sangue
su ogni fredda lapide irriconoscente.
Tu che sei femmina
dovresti capire la traumaticità di questa mestruazione
questo divenirmi e vomitarmi fuori
partorirmi piangente cercando la luce
questo attaccarmi disperato alle tue labbra e consumarle
spezzandomi i denti sui rebbi della realtà
fino a mangiarmela come una minestrina col cucchiaino
digerita dalla consapevolezza che m'inchioda
tutto questo multiforme disvelamento dell'anima
questo pulirsi l'aura, cercando di pettinarla con cura.