Chi più, chi meno, ora so;
tanti stavano nella tua scia
ed è proprio per questo che nessuno ti lascia andar via,
la tua scomparsa
alla meglio appare una farsa,
e la realtà spoglia che ci hai lasciato
ci mozza il fiato.
Soggetto sottinteso, di un'analisi ieri così logica oggi
così illogica, hai sempre schiacciato punti e virgole,
realizzavi impennate
dagli altri solo pensate;
scoppiavi continuamente a cavallo di una vita a due ruote
assieme agli affetti, quelli che contavano,
solo così le tue giornate non eran vuote!
Hai colto decine, centinaia, di attimi
come fossero grappoli padri di ottimo vino
ubriacando di sorrisi tutti coloro che ti stavan vicino;
si, erano "Attimi fuggenti"
ed anche se il cinema non era il tuo forte,
eri comunque un attore esemplare che mentiva alla sofferenza,
parola degli Scienza.
Ci hai lasciati tutti bruscamente, alla tua maniera,
nessuno scorderà la tua criniera,
si perché per alcuni eri proprio un Re Leone,
proprio così, un capo-branco
e difatti manchi mostruosamente a lui, com'è ovvio
Franco.
Lasciati,
come si lascia una festa prima che sia finita,
con l'amaro in bocca,
anche se eravamo solamente ai fagioli della tua cugina prefe-Rita;
e non scordandoci del Fulvietto,
che ora ha una ferita incolmabile proprio lì,
nel petto.
Brindiamo a te, ora e sempre caro cugino,
certi di averti vicino!