Respiro il profumo dell'odio.
Bruciano le case degli illusi.
L'uomo con la pistola seduto nel bagno mi dice che non ha più nulla in cui sperare.
Ma non è ancora il momento di sparare.
Vattene!! Abbandonami ma lascia che sia io a decidere il modo in cui terminare la mia vita.
L'ultimo colloquio con il giullare che ride della mia disperazione.
Mi guardi e non ti rendi conto che io conosco le mille facce dell'esasperazione ripeti sempre le stesse parole,
colpi a salve sparati nel vuoto.
Nel vuoto delle nostre anime, nel vuoto delle nostre teste, nel vuoto del nostro silenzio.
Sono qui, cecchino, sono quì per farmi colpire, cammino a petto nudo sulla tua strada;
attraverso le tue montagne con una grande"X" sul cuore.
mira bene, cecchino, non sbagliare perchè se io ti dovessi trovare di sicuro ti farei inpazzire.
Ti farei provare qualcosa che non è a morte, ma qualcosa di ancora più doloroso.
La follia.
L'uomo seduto nel bagno mi consegna la pistola.
Sarò io decidere il momento in cui sparare!!!