Fiori di maggio. Chi mai scriverà le vostre
segrete corrispondenze. Bianchi grappoli della
robinia, dal profumo lascivo. Languore
di coppe che traboccano, di essenze inutilmente
versate. Mistico papavero. Nella voluttà
c'è liberazione che porta alla trascendenza.
Capolini di camomilla bianchi e gialli.
Riposante frescura di un'erboristeria da
convento. Pace di un amore coniugale.
L'ombra dei pergolati nell'afa
pomeridiana. Vaghe ninfee. Fiore
dell'oblio, dei sentimenti perduti. Nei
paradisi di tenebre splende la tua astrale
bellezza. Fiore delle vertigini, o forse,
degli assurdi arabeschi del destino.
Gelsomino dal profumo notturno.
Il lusso. Le supplichevoli carezze di
amanti assenti. I lunghi attimi della
solitudine dopo le fantasie dell'amore.
Cara e dolce immagine, nella malinconia
della sera.
Maggio 1973