Osservo cristalli nei tuoi occhi,
in un rimandare ancora
lontane nostalgie,
là dove la terra perde
la sua memoria.
Nei rigagnoli appena nati
dalla pioggia,
inghiottiti da zolle
ad alimentare radici.
Con fragili mani
raccolgo la foglia morente
lungo il sentiero sterrato,
dove l'albero si china verso la terra
in un perdono di tempesta.
Gocce e smeraldo
vedo risplendere nel tuo sguardo,
dove muoiono immagini rarefatte
che si dissolvono in una bruma amorfa!
Con fragili mani stringo le tue mani!