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Ottobre

Cosi...
Chinata a cogliere
L'acerbo pensiero
Di un poi che non consola
Ti scopri spenta
E vuota
E poco "tu"...

Nel cinico soffio
Al sogno che si smorza
E alla fortuna
Melanconica ottombrina
Forse ghiaccerai...

Pioggia dal buio scende
Colora di vetro le pareti
Di una bugia che piange
E si vergogna...

Non ti sai guardare:
Guscetto di castagna senza riccio
Dagli aridi ventricoli
Di un cuore che non sa
E non ti fa legare...

Solo si gonfia
E si comprime
E ride gia'...

Degli occhi al cielo
Delle mani a terra
Delle labbra offerte
Cosi caldamente aperte...

Come a dir
Ch' e' inutile l'affanno
E più insensato
Degli arrisi rimpianti
A farne un pacco
Spedirli chissa' dove...

Come a spogliarle
E a vestir di ricordi
Le speranze frettolose
Basta cosi
Un sol fiato
A non saper chi sei?

Se sana o più malata
Nelle fantasie...
Se ingenua o più proibita
La voglia di scoprire...

Se sbagli ancora adesso...

Se puerile e'cercare...

Nello sfogo di un pianto dirotto
Il miracolo per ridere di nuovo

 

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