In fondo a strade vuote
lo spiraglio della tua bocca
respira il tramonto.
Luce nera i tuoi occhi,
cenere e nuvole
su colline ormai spente.
La città intorpidita,
si accendono le case
col vento dell'alba.
Piano il tuo sguardo
di luce e mattino
fruga lento la stanza.
Profumano le pietre
sole e pane sfornato;
la gente già si affretta
la recita è ripresa -
noi due invece,
difesi da un lenzuolo
la mano nella mano,
nascosti celebriamo
il mistero dell'amore.