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Chiave.

Mi limito a girare
chiave
nel solco d'una serratura
difettosa,
ruoto in eterno
sul mio asse di condanne

fragile il chiavistello
non argina gli annosi
spintoni di queste
folate autunnali
di foglie morte e infrattate
sotto
i cenci, gli stracci,
sotto l'uscio,
mentre il mondo spiove sbilenco
senza fretta
lacrimando,
senz'affanno
come chi non ha mai
commesso peccato

giro ancora
sull'inutile serratura
provo la sinistra
e poi la destra
pochi stridii opachi
m'incoraggiano
sul finire di questa pioggia
sul tramonto di questo vento
sulla fessura di questa bocca
che spergiura incomprensioni
su sciami
d'un pulviscolo malato e corrotto

lo scibile è in già in agguato
ed occhieggia paonazzo
con pupilla nera come pece
da questa serratura
che io occludo soltanto a metà
continuando a ruotare
sotto il peso immobile
del mio perpetuo moto
senza senso
conficcato ad un'anta
che mai si aprirà.

 

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7 commenti:

  • Antonio Pani il 14/12/2006 21:35
    Molto bella, come tanti tuoi scritti. Mi ha colpito molto il tentennare, l'impotenza, la "parziale rassegnazione" contenuta in alcuni passi della poesia. Molto apprezzata. A presto.
  • Anonimo il 14/12/2006 13:41
    ... e io ti dò un bel 10. Per tanti movivi. Ma sopratutto uno. BRAVO. La frase che mi piace di più e che mi appunto? RUOTO IN ETERNO SUL MIO ASSE DI CONDANNE. Complimenti da Almina.
  • augusto villa il 11/12/2006 14:44
    Molto bella Ivan!
    Tutti, prima o poi ci ritroviamo attaccati a quella serratura che non "scatta"... ma si sa... la vita è anche questo... soprattutto questo.
    Mi piace molto. 9
    Augusto.
  • michele marra il 10/12/2006 10:08
    La maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia. (Gramsci)
  • michele marra il 10/12/2006 08:13
    Edward De Bono
    L'infelicità è spesso definita come la differenza tra il nostro talento e le nostre aspettative.
  • michele marra il 10/12/2006 08:13
    Edward De Bono
    L'infelicità è spesso definita come la differenza tra il nostro talento e le nostre aspettative.

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