Ti ricordo ancora, dannato
venti settembre, quel maledetto giorno non volle
più sentire il mio respiro, non volle
più ascoltare nemmeno un mio
sussulto, un filo d'aria, assaggiare una briciola
d'emozione per la strepitante maglia
azzurra che d'amore sparpagliava il mio
cuore.
Squarci di ricordi dominavano la
mia mente, squarci di incubi sognavo
di notte- quando ero ragazzo- un fanciullesco
amore cullava le notti di piena luna, oh luna che
splendevi!? La tua smagliante luce brillava su
reazionarie azioni di sapienti usignoli.
Vedo e rivedo quelle tragiche
visioni, in quella curva riappaiono
gli azzurri serpenti che gettano
sanguinanti veleni e a spegnersi fu
IO! Cariche, cariche, cariche,
fuggi, fuggi, fuggi,
plexiglas, plexiglas, plexiglas,
morte, morte, morte!