Anestetizzata la gente mi assale
frenetica, svuotata,
immemore di quei pesi
di cui il cuore faceva piacevole fardello.
Or si àncora al volere di fantasmi luccicanti
senza volto
che frugano avidi tra le tasche della mente
rubando gli ultimi tepori.
Il domani ipotecato da illusioni
è genello dell'oggi,
e lor,
forti di tale pochezza,
tornano all'uscio
brindando da calici vuoti con i cari sconosciuti.