Esco
nell'aria che sa di piombo
e gennaio
ancora per poco
a calpestare
marciapiedi stretti e vagamente
rossastri
So che mi mancheranno queste strade
tutt'ora sconosciute
e queste ore
così morbide
e lascive
Cosa comporta
una riflessione ovvia
non spiega comunque nessuna stoffa
nessuna assenza di trucchi
nessuna pozione da ingurgitare
Sono stanca ma tendo
irreversibilmente
alla remissione delle armi di pezza
convogliando le mie ragguardevoli ovvietà
in un saluto di buon
giorno
Ansimano senza battaglia
corrugate fronti di usurai e destrieri
e non commuteranno mai
in vespri sognanti le loro impressioni
mattutine
e non rischieranno mai le loro mani
in cambio di denti
Un baratto così é inconcepibile
per chi teme d'aggiungere al mai tolto
é un peccato mortale
come la rinuncia
al respiro
e alla spontanea volontà
del cuore
Un dormiveglia assale
i miei sensi
ma cercherò nelle foglie d'occhi
lo stimolo alla non
parola
che poi é quella che colmerebbe
ogni
benedetto
orecchio.