venti amici che portate
un soffio caro
menti pulsanti di antiche civiltà
sento ancora il fiato
tra le tue sponde di uno stanco Ulisse
il sale tra gli ulivi, raccolti sulle vigne
tra piegati pini
solcano fibre d'azzurro ascetici cipressi
regalando estremi orizzonti
mischiati al giallo oro dei limoni
mi libero al rovinio di fantasmi
strappati da velieri di sogno
senza una rotta
dove l'arte del miraggio è vitto
sotto lune di lemmi spiegati
la poesia di un suono di risacca
mediterraneo
mia casa, mi consegno alla frenesia
dell'incondizionato,
mi arrendo all'invito
delle tue frastagliate e sensuali coste.