Vorrei levarmi dal tuo passare prepotente
che ha calpestato sempre tutto senza eccezioni
Sei uno di poche parole,
sai dire solo tic-tac
mimando un mondo d'azioni
Hai gusti sadici,
lenta è la marcia degli scalzi passanti
incatenati a te nelle vie del dolore
mentre invidiosi ammirano alte ali supersoniche
che esplodono contro la barriera
della felicità.
Io illuso ingranaggio
nell'orologio al polso del mondo
giro,
incastrato ai miei simili,
lotto ogni dì con la ruggine
che frena le ambizioni
mostrandomi un futuro
senza pile.