I miei passi diventano fulgidi
sul nostro sentiero più volte percorso
e dentro di me si realizza nell'attimo
la meravigliosa eternità dei mondi.
Il tuo sorriso risplende contro le foglie appassite
a ricordare che un sole lontano esiste oltre il velo del tempo.
Perché Signore non dovrei piangere
mentre mi brandelli la carne:
forse perché mi prometti un giorno di riaverla
per riconoscermi in coloro che ho amato?
Io sono povero e solo
come il mio spirito
e qui tra le lenzuola bagnate della mia agonia
ti supplico Signore di non togliermi la luce che ho conosciuto,
per sempre.