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Il poeta

Il poeta
amorale
ama
odia
eguale
incongruo
implora
tutti-i-santi
ostenta
preghiere
bacia
tradisce
eguale
Giuda
l'amicizia.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 04/05/2011 16:58
    Un po' troppo scontata. Adesso ne leggo altre, spero migliori.
  • fabio martini il 02/02/2010 00:23
    Il poeta, o vulgo sciocco,
    Un pitocco
    Non è già, che a l'altrui mensa
    Via con lazzi turpi e matti
    Porta i piatti
    Ed il pan ruba in dispensa.
    E né meno è un perdigiorno
    Che va intorno
    Dando il capo ne' cantoni,
    E co 'l naso sempre a l'aria
    Gli occhi svaria
    Dietro gli angeli e i rondoni.
    E né meno è un giardiniero
    Che il sentiero
    De la vita co 'l letame
    Utilizza, e cavolfiori
    Pe' signori
    E viole ha per le dame.
    Il poeta è un grande artiere,
    Che al mestiere
    Fece i muscoli d'acciaio:
    Capo ha fier, collo robusto,
    Nudo il busto,
    Duro il braccio, e l'occhio gaio.
    Non a pena l'augel pia
    E giulía
    Ride l'alba a la collina,
    Ei co 'l mantice ridesta
    Fiamma e festa
    E lavor ne la fucina:
    E la fiamma guizza e brilla
    E sfavilla
    E rosseggia balda audace,
    E poi sibila e poi rugge
    E poi fugge
    Scoppiettando da la brace.
    Che sia ciò, non lo so io;
    Lo sa Dio
    Che sorride al grande artiero.
    Ne le fiamme cosí ardenti
    Gli elementi
    De l'amore e del pensiero
    Egli gitta, e le memorie
    E le glorie
    De' suoi padri e di sua gente.
    Il passato e l'avvenire
    A fluire
    Va nel masso incandescente.
    Ei l'afferra, e poi del maglio
    Co 'l travaglio
    Ei lo doma su l'incude.
    Picchia e canta. Il sole ascende,
    E risplende
    Su la fronte e l'opra rude.
    Picchia. E per la libertade
    Ecco spade,
    Ecco scudi di fortezza:
    Ecco serti di vittoria
    Per la gloria,
    E diademi a la bellezza.
    Picchia. Ed ecco istoriati
    A i penati
    Tabernacoli ed al rito:
    Ecco tripodi ed altari,
    Ecco rari
    Fregi e vasi pe 'l convito.
    Per sé il pover manuale
    Fa uno strale
    D'oro, e il lancia contro 'l sole:
    Guarda come in alto ascenda
    E risplenda,
    Guarda e gode, e più non vuole.

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