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Per il paziente Terra ultima occasione

Febbre, starnuti, pianti e tremori,
questi i sintomi dei nostri orrori.

Starnuta uragani,
spazzando d'alcuni il domani,

piange alluvioni
annegando d'altri le illusioni,

la febbre è una serra,
che fa danni come guerra,

i tremori son costanti
che ci vedon barcollanti.

Arseniche lacrime innocenti
versan i potenti

di colpo poi si picchian il petto
e di curarla han la pretesa,
ma poi via, a far la spesa.

Virus e vaccin siam insieme
d'inverno e primavera, il seme

E IO di spalle
attendo il germoglio
della cura o dell'imbroglio.

Dalla camera chiedono aiuto,
ma il timpan del cuor sè rotto
il dottor resta muto.

Del resto come va va
a dar le flebo qualcun altro ci sarà.

 

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6 commenti:

  • Stanislao Mounlisky il 05/11/2011 08:11
    Il problema è proprio questo: ci penserà qualcunaltro, quando? non si sa, domaniforse, o dopo le ferie
  • loretta margherita citarei il 02/02/2010 20:10
    bei paragoni, purtroppo siamo sfiduciati, visto quello che succede. piaciutissima
  • vasily biserov il 02/02/2010 15:26
    bravo, allora quando incominciamo a prenderci cura del nostro pianeta??? complimenti
  • Amorina Rojo il 02/02/2010 09:19
    hai descritto il malato terra in un modo ironico ma efficace... bravo... bacino
  • fabio martini il 02/02/2010 09:18
    stavoparlandodelpiuedelmenoquandounpostinosuono... eraunaraccomandata.
  • karen tognini il 02/02/2010 09:03
    Bravo Simone.. uno spaccato della nostra società.. di quanto
    siamo superficiali..

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