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Abbracciandomi

Nuda la stanza,
al centro un piano,
note si susseguono
assurde,
contro finestre chiuse
rimbalzano...
Finchè il fragore
dei tuoni improvvisi
a la mano,
schiava della mente
d'aprirle impongono.
Vasi di rose appassite
sopra il davanzale.
Ma tra quei fiori
una gazza strillona,
dal luccichio attratta
de la bianca rugiada,
ha fatto il suo nido.
Vigile guardiana
accompagna
con lieto cinguettio
de la musica il librarsi
verso un nuovo Paradiso.
Canto di vittoria
aleggia
gioioso sul mondo,
a la sconfitta inneggiante
de l'umana solitudine!

 

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4 commenti:

  • Luca L il 31/03/2011 18:13
    Molto bella! complimenti!
  • fabio martini il 03/02/2010 05:45
    neppure con te so che dire...
  • Anonimo il 02/02/2010 18:52
    l uomo è solo. Prima lo capisce e meglio è. Poi la solitudine, prende colori diversi. A me hanno insegnato che dev'essere come una compagna di stanza. Bellissima. La tua poesia. Piaciuta tanto.
  • Antonietta Mennitti il 02/02/2010 18:39
    Triste... Auro... Molto angosciante. Mi fai paura!

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