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Il coraggio che pareva niente

andavo con la bicicletta
nella strada asfaltata costeggiata dai campi
passando per i paesi al sole di maggio
con la forza degli anni giovani
con il fruscio del vento compagno
guardando il verde e il cielo intorno
parendomi tutto un incanto
e solo mi muovevo di inerzia
anche se non lo sapevo

i caseggiati rurali i fienili
l'odore di bovi a piacermi
l'azzurro del mare a valle
fra le fronde fugaci
ed io che pedalando correvo

oggi con gli anni
le gambe non ruotano i raggi
manca nella mente
fendente quell'aria
il coraggio che pareva niente
ora prigioniero dell'agglomerato urbano
e dei miei inevitabili malanni
si restringono di cammino gli spazi di ventura
quella era una gioia vera
anche se non lo sapevo

 

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3 commenti:

  • fabio martini il 28/02/2010 05:37
    la tua poesia e' molto semplice quasi come i covoni lungo il percorso in bicicletta di quel periodo di cui parli... ma come tutte le cose semplici, sono le migliori... bravissimo
  • francesca cuccia il 11/02/2010 21:35
    Rimangono i ricordi a farcelo capire e rivivere, molto bella, un bel viaggio.
  • loretta margherita citarei il 11/02/2010 21:30
    bei ricordi, belle immagini, piaciuta

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